sentirsi in bilico
tra il voler sentire
la presenza di un'anima gemella,
con la quale scambiarsi i pensieri
solo con lo sguardo,
e la consapevolezza
che quell'anima sono io.
forse l'ho ingoiata
quando ancora ero un feto.
la mia gemella.
ora è dentro me.
l'ho mangiata quando ancora non ero.
nulla al di fuori di me
può comprendermi
come quell'anima
che era lì, ancora prima del via,
e che, per non perdere,
ho fatto mia.
quando il peso si sposta verso la ricerca
di un'anima altra,
entro nel caos,
nella confusione di non essere più me,
per essere "presentabile" al cospetto
di un'estranea.
quando il peso torna verso me,
finalmente,
respiro.
con una piccola paura
sulla spalla.
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