martedì 30 aprile 2013

così sia


sarà stato il vento
o la pioggia,
sarò stato il mare
le cui onde continuamente 
si sono infrante proprio qua.
sarà stato tutto questo,
insieme,
ma di fatto
quello che c'era,
ora non c'è più.
la materia si è sciolta,
polverizzata.
questo buco
nessuno più
potrà chiuderlo.
per quanto
i ricordi
rimandino l'immagine di questa roccia
come era prima,
di fatto,
 qui, ora
c'è solo un buco.

amen
e così sia.
 

giovedì 25 aprile 2013

causa persa



"forse che joyce non aveva detto <è ora di accendere la luce>?
Non c'era che allontanarsi di un passso
e studiarla, studiare quell'altro che ha deciso,
coscientemente o no,
di andarsena, di partire da solo.
andai incontro a quella piccola morte
che lei aveva deciso per noi e le presi le mani.
non avrei più parlato.
un buon avvocato sa 
quando la causa è perduta."

Goliarda Sapienza

mercoledì 24 aprile 2013

navigo (immagino)



navigo.
prima cosa, galleggiare.
prendo confidenza con l'acqua
e con le fisica che mi spinge fuori
impedendomi di affondare.
ora ho fiducia.
il vento mi porta,
anzi mi sposta.
devo mettermi al timone
e decidere dove andare.
che bello quando prendo velocità
e sento gli spruzzi d'acqua sul viso.
non ci sono ostacoli,
si fila via veloci.
non ci sono ostacoli?
sì, ci sono, eccome se ci sono!
le onde alte quasi mi ribaltano,
il vento che cambia direzione improvvisamente
e con lui anche io.
no, dovevo andar di là!
ora devo cambiare la rotta,
fare un giro più largo.
mi arrendo.
smetto di pensare al tempo
 che penso perduto.
ecco, così,
stringo la mano ben salda  sulla barra del timone.
ora navigo
adattandomi ai nuovi orizzonti.

martedì 23 aprile 2013

volo (immagino)


immagino.
sto volando.
in realtà nemmeno un battito d'ali,
sono le correnti
che decidono per me.
nonostante l'età
ancora non le so ben sfruttare
e, a volte, pensando di prenderne una ascensionale,
mi ritrovo in picchiata.
son riuscita sempre
a non dover toccare terra
senza volerlo.
è una conquista.
me lo riconosco:
non sempre vado dove voglio
ma a terra ci sono 
solo se lo voglio.
ora veleggio,
plano,
acquisto velocità e altitudine,
mi perdo nelle nuvole,
rincorro altri gabbiani
che mi sfiorano e se ne vanno.
volo, 
perchè, ora, nulla è meglio.



martedì 16 aprile 2013

ce l'ho, celo, manca...


mancare.
chi manca è chi prima c'era
e poi...
non c'è più.
può essere una mancanza temporanea
di soli pochi mesi o giorni
o minuti.
in quel caso, c'è chi nemmeno se ne accorge,
c'è chi la subisce, senza esprimerlo apertamente,
e chi invece soffre, con il cuore che perde un battito.
 ci sono persone
che non sanno nemmeno sopportare  
mancanze della durata di un solo istante.
la mancanza.
non è distanza...
la sua misura è  il tempo.
è il tempo in cui il silenzio di chi manca
diventa vuoto.
quindi è anche spazio.
spazio che non si riempie.


domenica 14 aprile 2013

si aprano le danze!


assolutamente incatenata alle sensazioni,
mi sento invasa da questo profumo
di aria tiepida,
attratta e affascinata
da questa falce di luna
che mi osserva,
come a chiedere:
cosa stai aspettando?
il via alle danze
è stato dato.
la primavera
è arrivata sconvolgendo
in un istante ogni cosa.
non è più l'ora
per i preamboli 
di prudente approccio.
E' tempo di ballare!

giovedì 11 aprile 2013

GRAZIE!


quando sarò nell'invisibile
e nell'ovunque,
forse non penserò
e nemmeno ricorderò.
se dovesse succedere,
sicuramente mi piacerebbe
poter carezzare
con un soffio di universo
le persone che ho amato
e quelle che mi hanno amata,
regalandomi  piccoli assaggi
di eternità.
quando sarò nel tutto,
potrò ringraziare ogni cosa
che è stata mia per un istante,
in uno sguardo, in un profumo, in un suono.
ora, qua, dalla mia postazione fissa,
posso solo mandare un grazie,
che risuona come un gong, 
e si moltiplica
per passaparola.

martedì 9 aprile 2013

scritti che parlano.


 
alcune cose son dette in modo così chiaro...
che bisogna solo ringraziare chi le ha dette!
io aggiungo solo che non voltarsi indietro,
come direbbe qualcuno, è un esercizio di presenza
da mettere in pratica in ogni momento.
 

venerdì 5 aprile 2013

gemelli


sentirsi in bilico
tra il voler sentire 
la presenza di un'anima gemella,
con la quale scambiarsi i pensieri
solo con lo sguardo,
e la consapevolezza
che quell'anima sono io.
forse l'ho ingoiata
quando ancora ero un feto.
la mia gemella.
ora è dentro me.
l'ho mangiata quando ancora non ero.
nulla al di fuori di me
può comprendermi
come quell'anima 
che era lì, ancora prima del via,
e che, per non perdere,
ho fatto mia. 
quando il peso si sposta verso la ricerca
di un'anima altra,
entro nel caos,
nella confusione di non essere più me,
per essere "presentabile" al cospetto
di un'estranea.
quando il peso torna verso me,
finalmente,
respiro.
con una piccola paura
sulla spalla.

giovedì 4 aprile 2013

passer..à?


questa pioggia che non smette.
ho i piedi a mollo.
da giorni.
da giorni non vedo il sole,
e per sentirne il calore
e mantenere il ricordo
della sua luce,
non facciamo altro che parlarne,
tra noialtri.
" ricordi di quel giorno d'estate?
e del caldo che faceva?
ricordi com'era dolce quel senso
di pesantezza? il calore che quasi
ti schiacciava la pelle...ops...le piume?
e tutto era liquido?
ma non come ora, che il liquido
viene da fuori,
è estraneo a te.
no, quello, quel liquido, eri te, che lentamente
ti scioglievi"
sì, continuamente parliamo di sole, di estate, 
del profumo dell' erba che si secca, del fieno,
del cantare incessante delle cicale....che assorda perfino noi.
noi, che cantiamo solamente all'alba,
quando il cielo è fresco
e possiamo volare
sentendo la vita batterre
al ritmo del nostro batter d'ali.
noi, che ci andiamo a lavare in pozzanghere vuote...
pulendoci con la polvere,
che conserva il ricordo di questa acqua.
tornerà l'estate...anche quest'anno.
e potrò finalmente dimenticare queste pozze,
così piene di vita
e così difficili da vivere.

lunedì 1 aprile 2013

1000 vite


penso spesso a questo,
probabilmente ne ho anche già scritto,
ma, quando mi fermo,
fantastico
su quanti mestieri avrei voluto fare:
l'inventore (come archimede pitagorico), il capitano di lungo corso,
 la capostazione,
il vigile (diommio!), il ricercatore chimico, la guida nel deserto.
penso a quanti posti ci sarebbero
dove andare, rimanere, vivere.
quante persone da incontrare, conoscere,odiare, amare.
il tutto usando gli idiomi più disparati
e sicuramente inventati a metà, per poterlo realizzare.
 vedo i 1000 mari da navigare,
scrutare,
con lo stesso sole di qua,
che affonda ad ogni tramonto
e sorge meraviglioso 
(concedetemi una romanticheria,
afflitta come sono 
da questa pioggia battente
e infinita!),
ma le cui acque
hanno un colore diverso
per ogni latitudine.
in un unica vita
vorrei farci stare un milione di vite.
e forse qualcuna c'è già stata stata
e ne conservo,
da qualche parte,
sprazzi di ricordi
che affiorano accidentalmente,
forse spinti da suggestioni.
Altre magari le ho solo immaginate in sogno,
o nelle pagine di qualche libro,
e le ho fatte mie.
come disse quello: "una vita sola non mi basta..."
nemmeno a me.
quindi:
sto lavorando per iniziarne
tante altre!



passato...e minestrone!


casualmente ho rivisto il primo.
cioè, non proprio il primo primo...ma... il primo!
primo pensiero. che brutto!
secondo pensiero. ma come ho fatto???
terzo pensiero. dai, non pensarci più, per fortuna è passato!
e allora me li sono ricordati tutti...o quasi.
il brutto, il noioso, l'apatico, il fascista, il simpatico,
il faccia da schiaffi, il bergamasco, il batterista.
non ho trovato nemmen l'ombra
del sentimento che mi aveva spinto
tra le loro braccia.
se solo avessi avuto più coraggio
e meno inibizioni...
avrei avuto qualche amore in più
e qualche esperienza di meno.
ma si sa, è più facile capire gli altri
che se stessi, no?
l'importante è arrivarci in tempo!
quanto basta per fare l'assaggio
e conoscere il gusto giusto
dell'amore,
quello che davvero ci piace.