l'aspettavamo!
il primo fiocco non aveva ancora toccato terra
e io già ero in macchina
pronta per tornare a casa!!
dopo essermi rilassata
quando ho capito che sulla strada non avrebbe attecchito subito
ho iniziato a godermela:
un fiocco di neve nel coppino, brivido piacevolmente gelato,
la faccia della gente per strada...con quel sorriso un po' ingenuo
che solo i bambini hanno
e i grandi quando qualcosa li fa tornar bambini,
lo stupore felice dei cani,
la triste malinconia al pensiero di quanto
se la sarebbe goduta Gigio.
la sicurezza di sapere di aver montato
le gomme da neve giusto in tempo,
il freddo alle caviglie
come mio padre pluriottantenne,
i dolori alle mani come mio nonno,
che si asciugava il naso infreddolito
con il fazzoletto di cotone vero
tenendolo con le mani a paletta,
come le mie,
gli alberi, che poco fa erano così spogli
e adesso sono alberi di natale,
l'ulivo....che speriamo non nevichi troppo,
se no la neve gli rovina la pettinatura...
ed i bei rami...
e poi anche lui soffre il freddo come me.
i rumori, che cambiano, più soffusi,
meno acuti, più caldi (loro sì!),
un po' di pace, che trova una via
per entrare e, nonostante
tutte le condizioni siano avverse, ci resta.
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