lunedì 13 ottobre 2014

acqua


non puoi fermare l'acqua con barriere.
l'acqua arriva e travolge.
malgrado le costruzioni che ti impegni a fare per contenerla
lei non si ferma.
anzi quando trova un ostacolo 
arriva ancora più violentemente,
più cattiva!
non c'è modo per resisterle.
anzi il modo è NON resisterle!
lascia che colpisca...
e falla defluire, scivolare.
non c'è modo per sfuggirle, ora.
lasciala andare
e attendi la bassa marea...


lunedì 22 settembre 2014

Il satellite



troppe volte ho scelto di essere satellite,
affiancata a  masse più grandi di me
con una forza energetica di attrazione
che mi teneva legata a loro.
troppe volte
a sentire quel desiderio di fuga
da quel vincolo
ma con la convinzione di non poterlo
nè saperlo fare.
anzi, in fondo trovavo in quella supremazia
un senso di protezione,
tanto da accettare anche qualche piccolo sopruso,
sempre in nome di una possibile tutela
da eventi ben peggiori o da possibili spaventi.
Fino  a quando arriva quel giorno,
quello in cui la misura è colma.
Non lo decidi. E' così e basta.
E' il giorno in cui i popoli si armano e fanno le rivoluzioni.
"ma come?! fino a ieri andava bene così; nessuno diceva nulla...
e ora??!!"
esatto...fino ad ora ci stava, c'era ancora posto...
ora non ci sta più.
la misura è colma
e tutto cambia!
e fai la tua rivoluzione
sapendo che non sarai più quella di prima.
mai più satellite
ma corpo celeste

mercoledì 10 settembre 2014

alberi


e sedendo tra le tue radici ho ascoltato.
erano sussurri risate grida singhiozzi insulti bisbigli chiacchericci
di mille vite sovrapposte.
e poi la tua voce che racconta gli infiniti attimi di paura 
all'arrivo di vento tuoni e fulmini
con la consapevolezza che non c'è riparo, per te.
e l'abbandonarsi all'unica strada possibile: la fiducia.
Non sperare che le cose vadano bene
ma sapere che qualsiasi cosa accadrà
andrà bene per te. 


giovedì 4 settembre 2014

NON IN MIO NOME



Io ci ho pensato a lungo e penso che sarà un pensiero che sempre mi accompagnerà fino alla fine.
Ê ritornato preponderante in questa estate di secchi in testa per la ricerca scientifica per la s.l.a..
Io ho una malattia, grave, autoimmune. Se la cerchi nella definizione c'e " gravemente invalidante'. E lo è, ve lo posso assicurare. E pure dolorosa... Parecchio!
Anche per la mia malattia non ci hanno capito quasi nulla e cure vere non ce ne sono.
Ma io NON VOGLIO che sia fatta ricerca con sperimentazione animale per guarirmi!! 
NON IN MIO NOME!
Ci ho pensato a lungo... Anche se la mia vita fosse a rischio di morte (quale non lo è? Muoriamo tutti!) in breve termine (la differenza è che lo sai) NON IN MIO NOME! 
In base a quale morale io posso decidere che è meglio un topo o una scimmia piuttosto di me?!
Meglio la loro sofferenza piuttosto che la mia? Come se soffrire non fosse uguale per tutti. Come se il sentire dolore fosse diverso per me o per un topo.
E poi? Quando farò i conti alla fine della mia vita? Come faccio a pensare che ho sulla coscienza (io ce l'ho!) tutte quelle vite?
Io non posso curare i mali del mondo e soprattutto non ne sono capace ma posso chiedere che la ricerca non sia fatta con sperimentazioni animali! NON in MIO NOME!
Preferisco affrontare la mia vita per come mi arriva... Senza tirarne in mezzo altre, per quel che posso.
Lasciate i topi lì a rubare formaggio e le scimmie nelle loro foreste.
E io vedrò di fare al meglio di quello che questa vita e questa malattia mi concedono.

giovedì 23 gennaio 2014

Ora

  
    


Ora
vi prego
di dirmi
cosa devo fare.
Cosa mi riserverà la vita.
Cosa devo aspettarmi 
e qual è la mossa giusta da attuare.
Le mie suole sono consumate
dal troppo cammino,
la mia testa è così piena di cose viste
che non trovo più lo spazio per i pensieri.
Vorrei spegnere questo frullio confuso
che si è creato nella mia mente
 e riordinare le mie esperienze
per non farmi sorprendere
proprio ora.
Sì, 
ora che è il momento della fine,
Io non sono pronto.
Non sono presentabile, ordinato,
non mi sono organizzato.
Temo di non capirla,
questa fine,
quando arriverà.
Temo che la confusione dei miei pensieri
mi possa assordare così tanto 
da non farmi sentire
 il mio cuore. 
Ho paura di non percepire il momento in cui perderà il ritmo,
Di perdere quel momento in cui da battere, passerà in levare.
Ora vi prego,
sì, vi prego ancora, 
prendetemi per mano
e non lasciate che mi perda...
proprio adesso,
che mi manca solo un passo
dalla giusta fine.

martedì 14 gennaio 2014

Amabili resti

         
    


Cercando cercando,
tra i poveri resti della famiglia,
ho trovato solo un mucchietto d'ossa.
Di quello che era un tempo
ora rimane solo la parte che non si é decomposta.
La traccia concreta e indistruttibile del DNA
che segna , nel bene e nel male,
lo scheletro di quello che siamo 
e spesso si oppone a quello che vorremmo essere.
Ritrovare le origini
é un buon punto di partenza
per decidere
dove si vuole arrivare...
e con chi.


 

lunedì 6 gennaio 2014

Marziana

         
      



Ho scoperto che arrivo da marte!
Più ascolto i discorsi nei bar o in metro,
più guardo programmi di approfondimento alla tv ( giuro....li chiamano così!),
più leggo le cose di maggior successo letterario o giornalistico o giù di lì....
Si, vengo da marte! Ne son convinta.
Si esamina e si disquisisce sulla complessità della vita
raggiungendo profondità pari a quella delle pozzanghere
del vialetto di casa mia!
Non dico di aspirare a raggiungere
gli abissi insondabili della Fossa delle Marianne
ma almeno un laghetto alpino!
E più stanno in superficie
e più tutti ascoltano, commentano, si sentono di condividere.
Così, tanto per non correre il rischio
di scoprire che, le cose,
possono essere diverse da come le vedono...
e, loro, poter essere molto meglio!
Bla bla. Pronti per un altro giro nel brodo primordiale.
Torno su marte...ci sono ancora posti liberi, caso mai
qualcuno fosse interessato.






   

Tendini


 
  
   

É la paura che frega!
Basta accorgersene.
É una notte buia, tira un vento di bufera, la pioggia scroscia sul tetto,
In alcuni momenti è addirittura grandine.
Sei sola. Le spie d'allarme del tuo corpo sono tutte accese.
Tutti i tuoi tendini sono di fuoco. Ti senti bruciare, è come una febbre.
È dolore....con contorno di paura.
"E se non ce la faccio? E se non riesco a camminare? E se peggioro?
Sono sola..."
Silenzio. 
Poi penso: " in fondo lo so cos'ho, no?! É solo dolore...poi passa...
Tutto questo vento, questa pioggia....quanti giorni così ci sono già stati
E non è successo nulla...tutto è passato...scorso via, come tutto...
quindi ora quieta, rilassati, lascia andare....e passerà..."
La scoperta: più ti attorcigli, sul tuo dolore, più durerà.
É bastata la luce del mattino, il vento era solo vento
e il dolore era andato.
Se lo ascolti solo, senza aggiungere condimenti "paurosi", passerà più velocemente, 
come tutte le cose della vita.
Parola di lupetto!