martedì 25 giugno 2013

Attracco

Mi sono messa all'ormeggio.
Unico modo che io conosca per ripulire la chiglia
da tutto ciò che s'attacca
e, col tempo, ti indebolisce,
nella navigazione, nella struttura, nella tenuta della rotta.
A dire il vero, spesso sono io che m'attacco,
a cozza....
Quindi per un po' niente sbaffi di schiuma sulla prua,
niente scie a poppa,
niente onde che ti seguono o fanno sbandare...
Qua, ormeggiata sul fiume,
mi godo questa calma,
quest'acqua cheta che fa scorrere via
i tormenti ed ii ricordi.
Quando tornerò in mare,
voglio essere pronta a quello che mi si parerà di fronte.
Che sia bonaccia o maestrale.
In ogni caso sarà il tempo giusto
per tornare a reggere la barra del timone
verso una meta che ancora non so.

venerdì 21 giugno 2013

Morso

Non è mosso...
Ma morde!
Vuole solo ricordare, dopo la bonaccia dei giorni scorsi, che lui sa essere anche così,
pronto, impulsivo, forte....
te lo ricorda nel caso tu lo prenda sottogamba,
ti ricorda di non essere superficiale con lui...
perché lui non lo è mai!
Lui è profondo!
E può tirarti giù, se solo lo decide!
Come può cullarti e farti sentire tutta la sua accoglienza.
Ecco, non ama chi non vede, chi non si accorge, chi non vive con attenzione.
E te lo ricorda....con un morso ogni tanto! 



domenica 9 giugno 2013

a bocca aperta


il primo volo è fatto!
è andata bene,
non sono caduto come un frutto maturo
spiacciccandomi per terra,
non sono finito nella bocca
del gatto che continua a girare da queste parti
sperando in un errore
mio o di un mio fratello.
ho fatto anche una discreta
performance di volo,
tipo un bel 10mt in lunghezza
ad un'altitudine di 1,5mt con picchi a 2mt!!!
non male per essere il primo, no?
ed ora?
ora non posso smettere,
comunque,
di aspettare che mamma
arrivi con cibo e affetto.
fare il primo volo 
non implica il fatto
che io sia diventato indipendente.
è solo il primo passo,
un gran bel passo
ma solo il primo.
le mie penne devono diventare
più forti,
le mie ali più grandi
e allora potrò 
cercare quello che mi serve per vivere, 
da solo.

domenica 2 giugno 2013

Crack!

Un colpo di vento
può abbattere anche quelli
che sembrano più forti!



astro-nave


se per essere felici
bisogna saper immaginare
allora io mi immagino di salire
su quella nuvola 
che sembra un'astronave 
a forma di pesce.
certo, perchè è un'astronave
che viaggia nello spazio 
e nella profondita degli oceani.
davvero non conosce confini!
vado a vedere che succede lassù
e pure laggiù!
prima vado ad affrontare i mostri marini
di cui ci narròVerne,
poi raggiungo gli amici astronauti
che orbitano intorno alla terra,
cercando di conoscere
i segreti dell'infinito
ad un passo da casa.
mi sembrano un po' come i bambini
che credono di essere 
sfuggiti al controllo della mamma
stando a giocare seduti sullo zerbino di casa
(che vuol dire al di là del confine
del "dentro").
io, con la mia nuvola,
li supero,
faccio ciaociao con la manina
e mi ritrovo dall'altro lato della galassia
sul confine della via lattea,
e purtroppo non mi riesce
il gioco al contrario
di cercare di individuare da lì
la mia casa.
sarà proprio per questo motivo
che mi faccio vincere dalla nostalgia
e decido di tornare.
è stato solo un attimo
...
e sono già vecchia!
ma so che di questo mio viaggiare
mai mi pentirò.

sabato 1 giugno 2013

sono qui


sto lasciando solo qualche impronta
che vedranno gli occhi attenti 
dei pochi
che sanno accorgersi.
mi muovo con prudenza,
se perdo la concentrazione
e mi distraggo
qualche cacciatore
potrebbe vedermi
e non è a loro
che voglio mostrarmi.
anzi, da loro scappo.
ho un fiuto mirabile,
sono forte
sono fiero
non mangio altri esseri viventi
del mondo animale.
ma se sono aggredito mi so difendere!
vorrei essere trattato con più rispetto
perchè vivo da migliaia di anni qua
e so cose
che voi nemmeno immaginate.
sono di questa terra
e conosco ogni pianta, ogni radice,
potrei elencarvi anche le proprietà
di ognuna di esse
se solo avessimo un linguaggio condiviso.
io ho grande rispetto
di chi mi si avvicina
con discrezione,
e ne ho altrettanta per voi.
ecco, ti ho lasciato un segno
del mio passaggio,
perchè tu ricordi
che io son qui.

aspettando l'estate


Se solo facesse un poco più caldo
La sera sarebbe più dolce
I fiori sprigionerebbero il loro profumo
Tutto sarebbe più quieto
E staresti fuori
Senza più voglia di rinchiuderti a casa
Anche solo sull'uscio
seduta su una seggiolina,
come si fa al sud,
a guardare il cielo,
immaginando viaggi transoceanici
o 1000 vite diverse.
E poi saresti spettatrice del mondo:
Vedresti I ragazzi psichelli che vanno a far serata in qualche locale
vestiti in modo improbabile.
I loro genitori che dopo aver brasato carne sulla griglia
rientrano in casa a guardare i vecchi film in tv,
gli anziani che se la raccontano...si, sempre la stessa storia
ma ogni volta un po' più eroica,  più drammatica, con sempre più pathos
Se solo facesse un poco più caldo
la vita sarebbe fuori
e nelle mie ossa
non ci sarebbe tutto questo rumore.