mercoledì 20 marzo 2013

La donna mascherata




Le ho sempre odiate.
Le maschere.
Ho sempre odiato il carnevale,
come tutte quelle feste comandate
fatte per il divertimento su prenotazione.
Eppure oggi mi piacerebbe averne una di queste maschere.
La metterei per potermi tenere dentro quella che sono,
per mandare in vacanza le espressioni del mio viso
e tutto ciò che lasciano trasparire
e mostrare un aplomb che mai
ho saputo esprimere...anzi...non-esprimere.
Avere una faccia fatta di epidermide trasparente
che non fa barriera ma sempre esterna,
È faticoso.
Si provoca spesso una reazione negli altri
che devi interpretare, respingere, contenere, placare....
Troppa fatica!!!
A me la maschera!!!!!
della duchessa o di zorro....Ma che mi copra il viso!

sabato 16 marzo 2013

là in mezzo al mar....


 da troppo tempo la paura
oscura il mio vivere,
avvolgendomi,  nei pensieri
e nella quotidianità,
col suo gelo.
la conseguenza è che
ciò che era fatto per piegarsi
e favorire il movimento
è ora rigido
e bloccato.
ciò che succede a me
è lo specchio di
quello che sta accadendo
un po' a tutti.
diciamo che io sono passata
dal senso figurato
a quello compiuto.
sono una privilegiata, quindi.
ho una visione più definita
di quello che mi succede
e di conseguenza 
di quello che si sta muovendo
universalmente.
io la vedo.
guardate bene anche voi.
la vedete?
si chiama: opportunità.
nel cielo si è squarciato
il velo nero e si sono aperti
spazi di luce.
 aguzzate la vista,
è là in fondo.
come sempre
 bisogna guardar lontano,
non pensare a ieri
e avere fiducia.
come sempre
ci vuole un po' di coraggio
e, col fiato sospeso,
compiere il passo.
anche se è esitante...o rigido...
vale uguale!
fatelo,
anzi,
FACCIAMOLO!
(e così vi ho svelato anche
 il nome segreto dell'8° nano!)

martedì 12 marzo 2013

come carolina





É un attimo perderti
E non trovare piú il motivo
Per fare del tuo meglio.
credevi di avere ben chiaro quale fosse
Il tuo obiettivo finale.
Cosa poi, se non... vincere.
Vincere a volte fa troppa paura.
ti dici che lo vuoi ma in fondo speri di non riuscirci,
ti boicotti. E cadi.
Proprio quando devi rimanere in piedi,
tutti si aspettano questo da te:
la vittoria.
Tutti, tranne te.
In fondo pensi che non sei pronta
per tutto questo.
Pensi di non essere all'altezza,
Pensi che gli altri si sbaglino,
Non sei una campionessa,
Non sei come le vere campionesse, quelle che sì che son brave davvero!
E quindi, la vittoria, Non te la meriti
E cadi.
Ci vuole un motivo più grande,
Quello che si aspettano gli altri non ti basta.
Per vincere Ti serve un motivo che sia valido solo per te.
E ti serve la forza per raggiungere il risultato.
Qualcuno ti aiuterà a trovarlo,
Perché tu già ce l'hai ma non lo riconosci,
E lo stesso qualcuno ti dimostrerà che la forza
Per vincere é già in te.
E allora saranno piroette infinite
Senza caduta finale




domenica 10 marzo 2013

stese al sole


finalmente un po' di sole,
per asciugare le mie mani
che si stanno trasformando in ali.
poco belle da vedere
ma capaci di incredibili evoluzioni
in volo.

giovedì 7 marzo 2013

Mago


Sto studiando
per diventare apprendista stregone.
Voglio fare miracoli, o meglio, magie!
non spaventatevi se all'inizio combinerò qualche pasticcio.
si sa... la strada per diventare Mago
è piena di insidie e di demoni da sconfiggere.
Ma voi rimanete all'erta e non spaventatevi!  
Presto sarò in grado di fare sortilegi.
E il più grande, e il più difficile, è che non sarò più io.
Mi trasformerò, verrò istruita direttamente da Merlino,
 e finalmente anch'io saprò 
il Segreto dei Segreti,
cioè il luogo dove viene custodita l'Essenza della Vita,
il Santo Graal.
Diventerò l'artefice del mio destino.
 

il Duca bianco

solo un'omaggio....ad un artista
meraviglioso!

martedì 5 marzo 2013

2 gocce d'acqua


ho visto un bimbo che piangeva disperato.
piangeva e urlava frasi sconnesse e poco sensate,
tipo: "speravo che qualcuno mi avrebbe salvato"
e robe del  genere.
forse si era risvegliato da un brutto sogno...
o forse, al contrario,
aveva fatto un bel sogno
e la brutta sorpresa era arrivata al risveglio.
comunque il suo pianto era così
forte che tutti quelli che passavano non potevano 
non fermarsi, anche solo un attimo, per guardarlo.
io li osservavo. 
osservavo il loro stupore,
davanti a quella disperazione, la loro curiosità,
in alcuni anche la compassione,
ma nessuno che si avvicinasse
e decidesse di stringerlo a sè
per consolarlo.
nessuno.
alla fine ho pensato che avrei dovuto farlo io!
io, che i bambini mi stanno pure un po' sulle palle!
io, avrei dovuto convincerlo a fidarsi...
quando nemmeno io mi fido di me!
ma...non avevo scelta.
mi sono avvicinata, ci siamo guardati,
gli ho asciugato moccio e lacrime...
e ora cerchiamo la strada di casa.

sabato 2 marzo 2013

come si fa?


tutti insieme, nello stesso spazio
continuiamo la nostra vita.
in ordine sparso,
senza guardarci, ma sentendo la presenza degli altri,
facendo finta di essere soli
ma non sopportartando la solitudine.
vogliamo essere gruppo,
per sostenerci,
ma continuando a mantenere una netta individualità.
come fare ad essere cittadini
senza diventare pecore?