giovedì 23 gennaio 2014

Ora

  
    


Ora
vi prego
di dirmi
cosa devo fare.
Cosa mi riserverà la vita.
Cosa devo aspettarmi 
e qual è la mossa giusta da attuare.
Le mie suole sono consumate
dal troppo cammino,
la mia testa è così piena di cose viste
che non trovo più lo spazio per i pensieri.
Vorrei spegnere questo frullio confuso
che si è creato nella mia mente
 e riordinare le mie esperienze
per non farmi sorprendere
proprio ora.
Sì, 
ora che è il momento della fine,
Io non sono pronto.
Non sono presentabile, ordinato,
non mi sono organizzato.
Temo di non capirla,
questa fine,
quando arriverà.
Temo che la confusione dei miei pensieri
mi possa assordare così tanto 
da non farmi sentire
 il mio cuore. 
Ho paura di non percepire il momento in cui perderà il ritmo,
Di perdere quel momento in cui da battere, passerà in levare.
Ora vi prego,
sì, vi prego ancora, 
prendetemi per mano
e non lasciate che mi perda...
proprio adesso,
che mi manca solo un passo
dalla giusta fine.

martedì 14 gennaio 2014

Amabili resti

         
    


Cercando cercando,
tra i poveri resti della famiglia,
ho trovato solo un mucchietto d'ossa.
Di quello che era un tempo
ora rimane solo la parte che non si é decomposta.
La traccia concreta e indistruttibile del DNA
che segna , nel bene e nel male,
lo scheletro di quello che siamo 
e spesso si oppone a quello che vorremmo essere.
Ritrovare le origini
é un buon punto di partenza
per decidere
dove si vuole arrivare...
e con chi.


 

lunedì 6 gennaio 2014

Marziana

         
      



Ho scoperto che arrivo da marte!
Più ascolto i discorsi nei bar o in metro,
più guardo programmi di approfondimento alla tv ( giuro....li chiamano così!),
più leggo le cose di maggior successo letterario o giornalistico o giù di lì....
Si, vengo da marte! Ne son convinta.
Si esamina e si disquisisce sulla complessità della vita
raggiungendo profondità pari a quella delle pozzanghere
del vialetto di casa mia!
Non dico di aspirare a raggiungere
gli abissi insondabili della Fossa delle Marianne
ma almeno un laghetto alpino!
E più stanno in superficie
e più tutti ascoltano, commentano, si sentono di condividere.
Così, tanto per non correre il rischio
di scoprire che, le cose,
possono essere diverse da come le vedono...
e, loro, poter essere molto meglio!
Bla bla. Pronti per un altro giro nel brodo primordiale.
Torno su marte...ci sono ancora posti liberi, caso mai
qualcuno fosse interessato.






   

Tendini


 
  
   

É la paura che frega!
Basta accorgersene.
É una notte buia, tira un vento di bufera, la pioggia scroscia sul tetto,
In alcuni momenti è addirittura grandine.
Sei sola. Le spie d'allarme del tuo corpo sono tutte accese.
Tutti i tuoi tendini sono di fuoco. Ti senti bruciare, è come una febbre.
È dolore....con contorno di paura.
"E se non ce la faccio? E se non riesco a camminare? E se peggioro?
Sono sola..."
Silenzio. 
Poi penso: " in fondo lo so cos'ho, no?! É solo dolore...poi passa...
Tutto questo vento, questa pioggia....quanti giorni così ci sono già stati
E non è successo nulla...tutto è passato...scorso via, come tutto...
quindi ora quieta, rilassati, lascia andare....e passerà..."
La scoperta: più ti attorcigli, sul tuo dolore, più durerà.
É bastata la luce del mattino, il vento era solo vento
e il dolore era andato.
Se lo ascolti solo, senza aggiungere condimenti "paurosi", passerà più velocemente, 
come tutte le cose della vita.
Parola di lupetto!